Pagamento dei contributi previdenziali
In quanto datore di lavoro nell'UE, devi assicurarti che i tuoi dipendenti dispongano di un'adeguata copertura previdenziale. Ogni paese dell'UE ha una propria legislazione in materia di previdenza sociale, ma le norme dell'UE coordinano i sistemi nazionali per garantire che le persone che si trasferiscono in un altro paese non perdano la loro copertura previdenziale (ad es. i diritti pensionistici e l'assistenza sanitaria) e sappiano sempre quali leggi nazionali si applicano al loro caso.
Obblighi di iscrizione
I datori di lavoro sono tenuti ad iscriversi ed effettuare i versamenti all'ente previdenziale del paese in cui lavorano i propri dipendenti, anche se l'azienda non ha sede in tale paese. L'iscrizione ne determina la presenza nel sistema di sicurezza sociale locale.
Sono inoltre tenuti ad iscrivere i propri dipendenti presso l'ente previdenziale del paese in cui lavorano per garantirne la copertura da parte del regime di sicurezza sociale locale.
Regola generale: si applicano le leggi di un solo paese
I tuoi dipendenti possono essere soggetti alla legislazione in materia di previdenza sociale di un solo paese dell'UE alla volta. I diritti e doveri previsti sono gli stessi per tutti i lavoratori del paese, a prescindere dalla loro nazionalità. Di norma, il paese dove lavora il tuo dipendente (o dove lavori tu come lavoratore autonomo) è quello in cui sono versati i contributi previdenziali. Ciò vale indipendentemente dal luogo in cui vive o dal luogo in cui ha sede la tua impresa.
Se i dipendenti (o i lavoratori autonomi) vivono in un paese dell'UE diverso da quello in cui lavorano o sono assicurati, possono avere bisogno di un modulo S1. Questo modulo consente loro di ricevere assistenza sanitaria nel loro paese di residenza pur essendo coperti dal sistema di sicurezza sociale del paese in cui lavorano.
Esempio
Ruta lavora per una multinazionale con sede in Germania, ma le viene assegnato l'incarico di andare a lavorare in Francia. Vive in Germania e si reca quotidianamente in Francia. Poiché lavora in Francia, deve rispettare la previdenza sociale francese. Il suo datore di lavoro si iscrive presso l'ente previdenziale francese e ne garantisce l'iscrizione. Ruta versa i contributi previdenziali in Francia, assicurandosi di ricevere prestazioni adeguate dal sistema previdenziale francese.
Esempio
Tiago è un designer grafico che vive in Portogallo. È un lavoratore autonomo che lavora principalmente in Spagna. Poiché lavora in Spagna, deve rispettare le leggi spagnole in materia di previdenza sociale. Quindi si iscrive presso l'ente previdenziale spagnolo. Poiché Tiago vive in Portogallo ma è assicurato in Spagna, chiede un modulo S1. Questo modulo gli consente di usufruire dell'assistenza sanitaria in Portogallo pur essendo coperto dal sistema di previdenza sociale spagnolo.
Eccezioni: lavoratori distaccati
Se distacchi dipendenti (o ti rechi come lavoratore autonomo) per lavorare in un altro paese dell'UE per meno di 2 anni, possono rimanere assicurati nel paese in cui erano originariamente occupati a determinate condizioni. Per i distacchi di breve durata, richiedere un certificato di copertura, il modulo A1 (chiamato anche PDA1) per mostrare che i tuoi dipendenti rimangono assicurati nel paese in cui lavoravano prima.
Esempio
Paulo lavora per una società italiana ed è inviato in Belgio per un progetto della durata di 18 mesi. Poiché è distaccato in Belgio per meno di 2 anni, può mantenere la copertura del sistema previdenziale italiano. Il suo datore di lavoro richiede un certificato di copertura, il modulo A1 (o PDA1), attestante che Paulo continuerà ad essere assicurato in Italia. Paulo continua a versare i contributi previdenziali in Italia mentre lavora temporaneamente in Belgio.
Esempio
Kasia è una lavoratrice autonoma in Svezia e svolge un progetto di consulenza di 6 mesi in Francia. Poiché lavora in Francia temporaneamente (per meno di 2 anni), può mantenere la copertura del sistema previdenziale svedese. Kasia chiede un modulo A1 (PDA1) per dimostrare la copertura previdenziale svedese. Continua a versare i contributi previdenziali in Svezia mentre lavora temporaneamente in Francia.
Casi particolari: lavoro in più paesi
Se i dipendenti lavorano contemporaneamente in più di un paese dell'UE, norme specifiche stabiliscono dove devono versare i contributi. I dettagli dipendono da fattori quali la residenza e la percentuale di lavoro svolto in ciascun paese.
Tu e i tuoi dipendenti dovete informare gli enti previdenziali competenti del paese in cui ogni dipendente vive in merito alle modalità di lavoro in più paesi. È necessario fornire documenti che consentano di verificare la situazione lavorativa, compresi i contratti, gli orari di lavoro e qualsiasi altra documentazione pertinente. Gli istituti di previdenza sociale si coordineranno per determinare la legislazione nazionale applicabile.
Esempio
Sophie vive in Belgio e lavora al 50% in Belgio, al 30% in Francia e al 20% in Germania. Poiché lavora in più paesi, si applicano norme speciali per stabilire dove debba versare i contributi previdenziali. Sophie e i suoi datori di lavoro informano gli enti previdenziali competenti. Questi ultimi si coordinano e stabiliscono che si applicano le leggi belghe in materia di previdenza sociale, in quanto è in Belgio che Sophie svolge la maggior parte delle sue attività. Sophie versa i contributi previdenziali in Belgio, garantendo la conformità e la copertura.
Esempio
Cesar vive in Portogallo, ma svolge regolarmente incarichi sia in Spagna che in Italia, suddividendo quasi equamente il suo tempo tra questi tre paesi. È un lavoratore autonomo che svolge la sua attività in più paesi, pertanto norme specifiche determinano la legislazione applicabile in materia di previdenza sociale. Informa gli enti previdenziali di Portogallo, Spagna e Italia. Dopo essersi coordinati, stabiliscono che Cesar verserà i contributi nel paese in cui svolge la maggior parte delle sue attività. Cesar versa i contributi previdenziali in Portogallo, dove trascorre la maggior parte del tempo, assicurandosi così di essere adeguatamente coperto.
Attenzione
La maggior parte dei paesi dell'UE impone ai datori di lavoro di informare le autorità di previdenza sociale, le autorità fiscali o le agenzie di collocamento in caso di risoluzione di un contratto di lavoro. Così facendo si contribuisce ad aggiornare i registri dei lavoratori dipendenti in materia di previdenza sociale, a interrompere i contributi previdenziali e a gestire le prestazioni di disoccupazione.Consulta le informazioni nazionali qui sotto.